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sabato 20 maggio 2017

Beltramo 1948

Alta e corta, bilanciata con lunga pipa in alluminio, equipaggiata di componenti pregiati e leggeri, giunge in officina quest'opera di fine sartoria torinese del grande telaista Lino Beltramo!



Bicicletta da corsa modello Asso, telaio saldato "a basin" senza congiunzioni, di misura 60 x 56, oliatori al tubo di sterzo ed al movimento centrale, cambio Cervino.


Cambio torinese Cervino a 4 Velocità, con ruota libera Caimi "Tipo Cervino".


Leve e freni Balilla in alluminio con ammortizzatori paramani Vittoria.






Pedali SIAMT a centro intero, con gabbiette Asso e cinghietti in cuoio Martano, mozzi in alluminio SIAMT marchiati Beltramo con galletti SIAMT in alluminio, cerchi in alluminio Nisi Moncalieri rigati per tubolare, raggi sfinati.






Serie sterzo, movimento centrale, pedivelle alleggerite e morsetto per reggisella in acciaio marchiati Beltramo, reggisella in alluminio, sella in cuoio Italia.









giovedì 26 dicembre 2013

Frejus CORSA 1934

grazie ancora a francesco, che ci presenta questa sua bella e rara bicicletta Frejus da corsa del 1934!
Frejus mod. Campione del Mondo con Cambio Vittoria - stesso modello usato da Bartali all'inizio della sua grande carriera e da Martano - che ho finito di restaurare in modo ultra-conservativo. Attendendo di trovare un mozzo posteriore giroruota marcato "Frejus C.M." come l'anteriore, per poter montare il cerchio in legno e nel frattempo ho montato un Ambrosio del '35, con mozzo giroruota FB.
pipa e manubrio in alluminio Ambrosio: essendo del '34, la pipa dovrebbe essere il primo tipo prodotto dalla ditta; si vede ancora il blu nella scanalatura! I pedali in ferro non sono marcati, le leve dei freni sono Universal, la sella è Italia, il freno posteriore a mensola è Balilla in alluminio - particolare perché ha una specie di archetto che si aggancia sotto il freno per farlo tornare alla posizione aperta (v. foto) al posto del solito archetto - l'anteriore in ferro, a mensola anch'esso, è marcato "Universal Rola", sottomarca Frejus. a completare il pregio di questa antica bicicletta e ad onorare il lavoro di conservazione particolarmenrte autentico di francesco, oliatore alla catena sul tubo sottosella!






Colgo l'occasione per augurare a tutti 

! BUONISSIME FESTE VELOCIPEDISTICHE !

e ringraziare per la preziosa collaborazione tutti voi appassionati che rendete vivo questo progetto di condivisione di storia velocipedistica. Nelle ultime settimane ho ricevuto con piacere parecchio materiale da pubblicare: chiedo scusa per il ritardo nel divulgarlo, mi rimetto in pari con l'inizio dell'anno venturo!

mercoledì 9 gennaio 2013

Frejus 1946-48


 
dalla seconda metà degli anni '40, Frejus! sportiva con cambio Simplex Campione del Mondo a 3 Velocità su ruota libera Way Assauto.  giunta in officina per il restauro coservativo dal nipote Edoardo del proprietario originale. il telaio è privo degli ingressi per le guaine del cambio e dei freni e, per i freni, sono stati praticati dei fori, come capita di trovare sui telai corsa allestiti in assetto sportivo. mozzi Frejus in alluminio, montati con raggi neri su cerchi Fiamme Milano. galletti in alluminio Simplex, marchiati Martano. bella e conservata sella Aqvila grigia. torinese manubrio Ambrosio in alluminio con manopole in bachelite bianca, campanello Rola, sottomarca della Frejus. pedali a centro intero in ferro, con flange e dadi in alluminio, copripolvere marchiato Frejus. freni Balilla in ferro. copertoni Pirelli Stella 28 5/8. da notare la decalcomania "E. Ghelfi Torino", fondatore e proprietario del marchio Frejus. telaio n. 9490